domenica 1 marzo 2015

Quasi amici - Intouchables

Un film del 2011 scritto e diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano, vincitore di parecchi premi internazionali e campione di incassi alla sua uscita in Francia. Liberamente ispirato alla vera storia di un ricco nobile francese, Philippe Pozzo di Borgo, tetraplegico a seguito di un incidente di parapendio, che assume come proprio aiutante domestico Yasmin Abdel Sellou, ex detenuto di origini algerine. 

Il Philippe del film (François Cluzet) quando cerca tra i tanti aspiranti al posto, referenziati e incravattati, trova Driss (Omar Sy), senegalese di nascita che vive nella banlieu parigina e che si è presentato al colloquio solo per continuare a ricevere il sussidio di disoccupazione. Philippe fin da subito guarda Driss senza pregiudizi e lo sceglie, scommettendo su di lui, perché quello che cerca è “nessuna pietà”. Dice il personaggio: “Spesso mi passa il telefono, sai perché? Perché si dimentica. È vero, non ha una particolare compassione per me, però è alto, robusto, ha due braccia, due gambe, un cervello che funziona, è in buona salute. Allora di tutto il resto a questo punto, nel mio stato, come dici tu, da dove viene, che cosa ha fatto... io me ne frego." 

Philippe necessita di un'assistenza quotidiana in quanto non autosufficiente negli spostamenti (può muoversi sulla sedia a rotelle a motore pilotandola con la bocca), nell'alimentazione, nel vestirsi e nell'espletare i bisogni fisiologici. Inoltre le complicazioni respiratorie rendono precaria la sua salute. Il film mette in scena l'incontro tra due mondi paralleli, che di norma non sarebbero mai destinati a incontrarsi: quello di un raffinato intellettuale appassionato di arte, musica classica, letteratura, macchine di lusso e sport estremi, e quello di un giovane immigrato, che vive di espedienti in una famiglia numerosa ai margini della società. I due uomini stanno vivendo un momento di profonda solitudine: più che dell'incidente Philippe soffre per la morte della moglie; Driss è stato praticamente ripudiato dalla madre adottiva e non ha uno scopo nella vita; ma entrambi capiscono di avere interesse ad aiutarsi. 
All'inizio tra loro si instaura un rapporto di reciproca provocazione. Philippe sfida Driss ad assumersi responsabilità; Driss porta, nella rigida routine della dimora e del personale del suo datore di lavoro, la sua irruenza e la sua irriverenza, facendo nascere fra i due una complicità che sfocerà in autentica amicizia.
Il titolo originale Intouchables è molto più incisivo dell'italiano Quasi amici. Lascia intendere che ciascuno a suo modo, il disabile e l'immigrato, sono ambedue estraniati dalla società. Il punto è proprio questo: come non sentirsi emarginati in una società individualista come la nostra? Dimentichiamoci che Philippe è colto ricco e intelligente e che Abdel (trasfigurato nella pellicola in Driss) è uscito di prigione e appartiene a un'altra etnia. Sono due esseri umani che si aiutano. L'autentico messaggio di questo film, ironico e a tratti impietoso è che non c'è bisogno di arrivare a sentirsi tristi e soli e perduti per andare a cercare l'altro. 
Forse il vero problema, ancora una volta, è di tutti noi.